7 gennaio

un carillon di una calza befana cantava il nostro addio
nell'insistenza la sentivo vicina, non un ora di più in quella gelida sera,
cercavo invano di riprendere un amore lontano.
Una lacrima scendeva lugo il mio viso provato e lei,
la durezza di una vita disattenta mi teneva distante.
Neanche i dolcumi resero i suoi occhi brillanti,
gli stessi occhi che uno spuntar di febbraio mi abbagliavano.
Al completo giro della terra mi manca anche questo momento,
 lo cerco nella canzone di quel carillon,
e riscaldo il mio viso con la solita lacrima,
 unica mia consolazione al mio senso di colpa.....
per averla lasciata andare.

(Gianni Martone)